Giornata internazionale di commemorazione del genocidio di Srebrenica

L’11 luglio 2024 ricorre la prima Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica.

Nella notte fra l’11 e il 12 luglio 1995, 8mila musulmani bosniaci furono uccisi e sepolti in fosse comuni nella città di Srebrenica e nei suoi circondari, durante la guerra in Bosnia  – Erzegovina.

Fu una strage sistematica compiuta da unità dell’Esercito della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina comandate dal generale Ratko Mladić, in quella stessa area che le Nazioni Unite aveva dichiarato nel 1993 zona protetta per i civili e sotto la tutela del contingente olandese dell’UNPROFOR.

Nel 2007 la Corte Internazionale di Giustizia – oltre al Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia (ICTY) sentenziò che il massacro fu commesso con l’intento specifico di eliminare il gruppo etnico dei musulmani bosniaci, tanto da essere considerato a tutti gli effetti un genocidio.

Il 23 maggio 2024 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato l’11 luglio Giornata internazionale di riflessione e commemorazione del genocidio di Srebrenica.

Cosa accadde

L’11 luglio 1995, quando Ratko Mladić e le sue truppe serbo- bosniache entrarono a Srebrenica, circa 15mila bosniaci, per la maggior parte ragazzi e uomini musulmani, fuggirono nei boschi vicini, dove furono raggiunti e decimati dai soldati serbi.  La rimanente popolazione, soprattutto bambini, donne e anziani si ammassò intorno alla base delle Nazioni Unite cercando protezione.

Ma i Caschi Blu rimasero impotenti mentre le truppe catturavano circa 2 mila persone, tra i 12 e i 70 anni, nel compound poi giustiziate.

Circa 20 mila, tra bambini, donne e anziani, furono deportati e moltissimi furono vittime di stupri e le violenze.

Gli stessi responsabili del massacro tentarono di nascondere le prove del genocidio accumulando i corpi delle vittime in fosse comuni improvvisate e poi attraverso l’uso dei bulldozer cercarono di sparpagliare i cadaveri in vari luoghi di sepoltura. Negli anni successivi molti sono stati (e sono tuttora) i corpi riesumati e identificati.

I Caschi Blu non agirono per le risoluzioni ONU votate fino ad allora che avevano deciso nonostante formassero una Forza di Protezione, i mezzi per agire. E comunque successivamente sarà giudicata da un tribunale olandese corresponsabile del massacro.

Mladic è stato condannato nel 2017 all’ergastolo, oltre per gli 8mila civili musulmani della città di Srebrenica, anche per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in altre parti della Bosnia dal 1992 al 1995. La sentenza definitiva è stata pronunciata nel 2021.

La guerra in Bosnia ed Erzegovina vide combattere gli uni contro gli altri: serbi, croati e musulmani bosniaci uniti dal 1943 fino al 1991 sotto la bandiera della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Scoppiata subito dopo lo scioglimento della Federazione, nel marzo 1992 terminerà nel dicembre 1995.

 

Immagine: Srebrenica (Bosnia), Memoriale  delle vittime del genocidio

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