È l’Italia che vogliamo. Centri anti discriminazione e Case di Accoglienza per tutt*

Si apre oggi la campagna È l’Italia che vogliamo, progetto di Gaynet, realizzato in collaborazione con ARCO e finanziato dall’UNAR nell’ambito del PON inclusione con i contributi del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, che ha l’obiettivodi valorizzare e far conoscere i Centri Anti-discriminazione e le Case di Accoglienza LGBTIQ+ in Italia.

Che cosa sono i Centri Anti-discriminazione e le Case di Accoglienza LGBTIQ+

Sono strutture che offrono servizi di assistenza psicologica, legale, medica e di area sociale. Le Case di accoglienza offrono anche posti letto per le persone costrette a lasciare la famiglia di origine o che sono state cacciate di casa.

Contesto

In Europa 1 persona LGBTIQ+ su 5 ha vissuto o vive come senzatetto a causa del proprio orientamento sessuale o identità di genere. In Italia 6 persone su 10 non hanno ancora fatto coming out. A scuola non fa coming out 1 studente LGBTIQ+ su 3. Solamente 4 persone su 10 si tengono per mano in pubblico senza timore. 1 persona su 3 ha subito minacce e molestie

Obiettivi del progetto

● Valorizzare e far conoscere i Centri Anti-discriminazione e le Case di Accoglienza LGBTIQ+ in Italia.
● Far conoscere il lavoro del personale, spesso volontario, che opera in queste strutture.
● Creare una mappa interattiva online con le informazioni delle strutture esistenti in tutta Italia.
● Sensibilizzare tutte quelle figure e realtà (famiglie, scuole, associazioni) che possono aiutarci a raggiungere chi ha ne bisogno.

Gruppi target e campagna di sensibilizzazione

I destinatari del progetto sono sia familiari, educatori ed educatrici della scuola e dello sport, amiche e amici delle persone LGBTIQ+, così come Associazioni e società civile che sono dalla parte dell’inclusione e dell’accoglienza ma che ancora non hanno preso posizione in modo esplicito. Si prevedono le seguenti attività di divulgazione:

● lo spot “È l’Italia che vogliamo”, in cui tramite cinque personaggi si racconta il lavoro di chi opera nei centri;
● la pubblicazione di video testimonianze reali di persone che hanno beneficiato dei centri e delle case e di persone che vi operano o vi hanno operato;
● la pubblicazione della mappa arcobaleno dei centri sul sito insieme a materiali informativi e infografiche sui social;
● iniziative di formazione per diffondere la campagna nei circoli ricreativi ARCO.

Come possiamo supportare la campagna

Si può sostenere la campagna attraverso semplici azioni:

● Newsletter: iscrizione alla mailing list, per rimanere in aggiornamento.
Social: dopo il lancio della campagna, si possono condividere i contenuti social postati sulle pagine Gaynet Italia e Da’ Voce al Rispetto.
Video: pubblica un video di supporto sui tuoi social in cui inviti a vedere lo spot e a visitare la mappa arcobaleno su Gaynet.it.

Se si  fa parte di un’associazione si può aderire ufficialmente al progetto inviando una mail a segreteria@gaynet.it e condividendo i contenuti sui vostri canali.

Perché è importante?

L’assenza di una specifica normativa per i crimini d’odio basati su orientamento sessuale e identità di genere, inoltre, rende più difficile per le forze dell’ordine e l’assistenza sociale rivolgersi direttamente a queste strutture, come avviene invece per i Centri contro la violenza sulle donne-

Per approfondire
● FEANTSA, LGBTIQ Youth Homelessness in Europe, 2020.
● A Long Way to Go for LGBTI Equality, 2020, European Union Agency for Fundamental Rights (FRA).
● Report dell’omofobia in Italia da Aprile 2022 a Marzo 2023, omofobia.org.

Per informazioni rivolgersi a segreteria@gaynet.it o al numero whatsapp +39 331 229 8662

 

Foto di copertina: di Pavel Danilyuk su pexels.com

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