Senato. Approvato Emendamento-Regeni
Alla luce dell’ultimo intervento di Claudio e Paola Regeni alla Commissione dei diritti umani del Parlamento europeo risalente al 15 giugno 2016, nel corso del quale hanno chiesto a tutti gli Stati membri di fare pressioni sull’Egitto per arrivare alla verità sulla morte del figlio Giulio, arriva dal Senato italiano la prima posizione forte contro il Cairo.
Il 29 giugno 2016 l’Aula del Senato ha votato a favore dell’Emendamento-Regeni proposto dalla Sinistra Italiana che modifica il comma 6 dell’articolo 4 del provvedimento che autorizza per l’anno 2016, senza nuovi oneri per la spesa pubblica, cessioni gratuite di pezzi di ricambio inservibili per l’Italia a Paesi terzi. Nel merito l’emendamento – Regni chiedeva di bloccare la cessione per l’Egitto dei materiali di ricambio per i caccia F-16 già autorizzati nel 2015.
Al riguardo il Governo non aveva espresso parere e si era rimesso alla decisione dell’Aula.
E l’Aula con una schiacciante maggioranza che ha visto 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti, l’Aula ha deciso di fermare l’invio dei pezzi di ricambio per i caccia F-16 all’Egitto, che rimangono fermi a Taranto, fino a quando non verrà alla luce la verità sulla morte del giovane ricercatore.
Il relatore della modifica Gian Carlo Sangalli, durante la discussione in Aula, ha spiegato che “ non si tratta di un atto di ostilità nei confronti dell’Egitto che continua a essere un Paese nostro alleato e del quale riconosciamo anche il valore strategico in questo momento nella vicenda più complessa che riguarda la lotta al terrorismo. Tuttavia” ha proseguito Sangalli” riteniamo che il nostro Paese abbia titolo e diritto, come ha fatto quando ha richiamato l’ambasciatore a continuare a tenere sotto pressione l’opinione pubblica e anche l’Egitto su questa vicenda, affinché si possa arrivare a un importante chiarimento. Il motivo di questo emendamento” ha concluso il relatore “ è fare pressione sul nostro governo affinché le parole che in quest’Aula molto intensamente si sono sentite da tutte le parti politiche circa la vicenda Regeni, possano dare testimonianza con questo atto che il Parlamento è ancora vigile su questa vicenda”.