UE. Corte di giustizia a favore del ricollocamento dei richiedenti asilo
La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha rigettato il ricorso della Slovacchia e Ungheria (sostenute dalla Polonia) contro il ricollocamento dei richiedenti asilo dall’Italia e dalla Grecia.
La Corte, con sentenza del 6 settembre 2017, ha ribadito che “l’articolo 78 del Trattato dell’Unione consente alle sue istituzioni di adottare tutte le misure temporanee necessarie a rispondere in modo effettivo e rapido a una situazione di emergenza, caratterizzata da un afflusso improvviso di migranti”. La Corte ha oltremodo respinto l’argomentazione che i 2 Paesi avevano portato a suffragio della loro rifiuto: l’inefficacia del programma di ridistribuzione; la Corte, infatti, ha dichiarato che la “validità della decisione non può essere rimessa in discussione sulla base di valutazione retrospettive. Tale meccanismo”, ha concluso la Corte “ contribuisce effettivamente e in modo proporzionato a far sì che la Grecia e l’Italia possano fare fronte alle conseguenze della crisi migratoria”.
Pertanto il programma di ridistribuzione dei rifugiati, deciso dai commissari europei nel settembre del 2015, è perfettamente legale.
L’Ungheria, che secondo il trattato dovrebbe accogliere 1.294 rifugiati, ha giudicato la sentenza “irresponsabile”. Dello stesso tenore i pareri dei Paesi allineati che non arretrano dalle loro posizioni di rifiuto. Per loro, l’Unione Europea, già prima dell’estate ha fatto scattare la procedura d’infrazione e secondo il commissario alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos se non retrocederanno accettando la decisione della Corte si proseguirà “con il deferimento alla Corte Ue”, oltre che dell’Ungheria, anche per la Polonia e la Repubblica Ceca.
Il progetto di ricollocamento era stato messo a punto, nel pieno della crisi migratoria, dalla Commissione Europea e approvato dal Consiglio a maggioranza qualifica. La Romania, l’Ungheria, la Slovacchia e la Repubblica Ceca si erano opposte al progetto ma senza successo. Per questo l’Ungheria e la Slovenia si erano rivolte alla Corte di giustizia europea.
Secondo i dati forniti dall’Unione Europea la richiesta di ricollocamento riguarda 160mila richiedenti asilo, rifugiati in Italia e Grecia. Di questi, al 4 settembre 2017, le persone trasferite sono state 27.695: dalla Grecia 19.244 e dall’Italia 8.451. Il programma di ridistribuzione, scade il prossimo 26 settembre, ma i trasferimenti continueranno per tutti i richiedenti asilo prima di quella data.