Ciao Totò, donatore di gioia

Ciao Totò – In autunno muore l’estate, le piante piangono ed ingiallendo cadono a terra, i giorni si spengono prima, sembra un addio al quale non vorremmo mai giungere. Poi viene quel giorno che la stampa, le televisioni, ti avvertono che qualcuno non c’è più.

L’uomo che aveva rese indimenticabili le notti del mondiale del ’90 ci ha lasciato, quegli occhi che perforavano il video, quelle braccia spalancate che volevano abbracciare gli italiani rimarranno imperituri nei nostri ricordi.

Salvatore Schillaci, per tutti Totò è stato come Paolo Rossi, l’emblema di qualche cosa di straordinario, capace di far sognare tutti, grandi e piccini perché quelle persone erano come tutti noi, capaci di lottare, perdere, risorgere,  perché quella era la loro natura, l’essere uomini veri e semplici. Con i loro gol, con i loro sorrisi, con quell’educazione di saper ascoltare e sentire che anche un loro silenzio ti diceva tante cose.

Non solo i siciliani gli hanno reso omaggio, tutti gli italiani non lo dimenticheranno perché chi dona gioia troverà senza bussare le porte del cielo aperte. Chissà quante altre partite di pallone giocheranno tra loro Gigi Riva, Pablito Rossi e Totò!

Ma quegli abbracci e quelle lacrime che tutti noi vi hanno donato nel momento del vostro distacco, non saranno dimenticati perché l’amore a voi riservato da sempre sconfigge la morte.

Immagine: Totò Schillaci durante i Mondiali di Calcio del 1990  – photo by wikipedia – dominio pubblico