La piccola grande sorpresa del Torino Film Festival
David Bowie che balla sul palcoscenico davanti a un solo spettatore. È una scena del film Absolute Beginners, diretto dal regista britannico Julien Temple e prodotto nel 1986, scelta come locandina ufficiale della 34ma edizione del Torino Film Festival (TFF) in programma dal 18 al 26 novembre 2016.
L’immagine, rielaborata graficamente per l’occasione, è un omaggio del TFF al grande Bowie scomparso il 10 gennaio di quest’anno, e al tempo stesso, rifacendosi al suo eclettismo artistico vuole essere l’immagine simbolo di un Festival, che pur mettendo al centro del proprio interesse il cinema, da sempre è attento alle diverse espressioni e alle nuove tendenze artistiche.
Direttrice della rassegna è Emanuela Martini affiancata dal guest director di quest’anno, il regista premio Oscar Gabriele Salvatores, che curerà la sezione Cinque pezzi facili, ovvero la proiezione di 5 titoli che hanno rappresentano la “spinta emotiva” verso il cinema, come ha affermato lo stesso Salvatores.
Presidente della giuria internazionale di questa 34ma edizione è il direttore della fotografia statunitense Edward Lachman, mentre i membri sono l’attore e sceneggiatore canadese Don McKellar, la produttrice olandese Mariette Rissenbeek, il regista romeno Adrian Sitaru e l’attrice israeliana Hadas Yaron.
Seguono le giurie dei concorsi dedicati ai documentari internazionali Internazionale. doc, a quelli italiani Italiani. doc, ai cortometraggi italiani Italiana.corti.
Le proiezioni e gli eventi del Festival occuperanno vari luoghi di Torino.
Musica e Fantascienza
Ampio spazio alla musica e alla fantascienza. La prima si caratterizza con la retrospettiva dedicata al genere punk, di cui quest’anno ricorre il quarantennale, ripercorrendone la storia, dalla nascita ai suoi primi passi fino al periodo del suo massimo fulgore. Tra i titoli che lo celebrano ricordiamo la proiezione del film “The Blank Generation” del 1976, che racchiude anche le prime esibizioni di Patti Smith e “Sid & Nancy” del 1986, che narra la storia della coppia formata da Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols e Nancy Spungen.
Per la fantascienza il TFF propone la seconda parte della retrospettiva “Cose che verranno. La terra vista dal cinema” un viaggio negli scenari futuri immaginati dal cinema dai maggiori autori del genere, come il lungometraggio “Nirvana” dello stesso Gabriele Salvatores (nella fotografia a sinistra).
Madrina della serata del gala inaugurale del 18 novembre, che si terrà presso il Lingotto di Torino, sarà l’attrice italiana Jasmine Trinca, mentre il film d’apertura presentato in anteprima sarà “Between Us”, felice espressione del cinema indipendente statunitense, diretto da Rafael Palacio Illingworth e interpretato da Olivia Thirlby e Ben Feldman famoso per essere stato tra i protagonisti della celebre serie televisiva “Mad Men”.
“Una piccola grande storia”, il fenomeno mondiale del momento
Grande attesa per il film finlandese “Una piccola grande storia” (titolo italiano per l’ originale “Mies Hymyilevä” e l’internazionale “The Happiest Day in the Life of Olli Mäki”) già premiato al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard.
Il film è il fenomeno cinematografico del momento, per il grande successo di pubblico che sta riscuotendo in tutto il mondo.
Ambientato nella primaverile Helsinki del 1962, narra la vera storia del pugile dilettante Olli Mäki e del suo allenatore che lo sottopone a un regime estenuante perché vuole che affronti il professionista americano Davey Moore.
Juho Kuosmanen regista del film ha scelto di girare il lungometraggio in bianco e nero, in omaggio agli anni 60 come segno di una sottile nostalgia, ma soprattutto per mettere in risalto i sentimenti dei protagonisti che colorano la storia di amore, di allegria, d’ ambizione e dal desiderio di spendere la vita al massimo. Nonostante racconti una storia avvenuta mezzo secolo fa, il film ripropone un tema molto attuale: l’ossessione contemporanea verso il successo. Una storia che tratta sentimenti senza età e senza valichi culturali e questo, secondo, Kuosmanen è il segreto del successo mondiale della sua opera.
“Una piccola grande storia” – a lato una scena del film – sarà proiettato nei giorni 19, 20 e 21 novembre rispettivamente nei cinema Reposi, e Lux di Torino.
Il film “Una piccola grande storia” concorrerà alla nomination del miglior film in lingua straniera per il premio Oscar. Se la vedrà, quindi, con il nostro candidato “Fuocoammare”. Che dire allora? Che vinca il migliore.
Per ulteriori informazioni: Torino Film Festival