Liu Bolin. Nascondersi in Italia

Liu Bolin è l’artista cinese maestro della mimetizzazione, che gli ha valso l’appellativo di uomo invisibile.

Fedele alla cultura cinese secondo la quale tutto al mondo, anche l’oggetto minimo, ha un’anima che lo caratterizza, Liu Bolin attraverso un accuratissimo body-painting che riporta sul suo corpo, nei minimi dettaglia, il contesto che ha alle sue spalle, si fa fotografare come fosse una statua vivente.

Dai più importanti monumenti al mondo o in mezzo ai migranti o tra montagne di rifiuti, il suo camouflage il suo diventare cosa tra le cose, lo svanire per identificarsi con il Tutto. enfatizza le identità culturali o denuncia le problematiche sociale.

La sua opera concettuale si può ammirare in questi giorni esposta nella Sala D’Arme di Palazzo Vecchio del capoluogo toscano, come parte del progetto Hiding in Florence, a sua volta parte del più ampio Hiding in Italy, dove l’artista cinese ha lavorato a Milano, Venezia, Verona, Roma e Caserta.

Per il progetto fiorentino, Liu Bolin si è camuffato con le più famose istituzioni culturali e storiche della città, come piazza della Signoria, le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Marucelliana e, naturalmente, Palazzo Vecchio.

In tale esposizione si possono conoscere anche le dinamiche di costruzione della sua mimetizzazione e il backstage degli scatti.

Nato a Shandong, nella Cina orientale, nel 1973, e diplomatosi a Pechino all’Accademia Centrale d’Arte Applicata dove è stato allievo del famoso artista Sui Jianguo, la fama di Liu Bolin inizia alla fine degli anni Novanta del secolo scorso con la seria Hiding in the city. Ma il suo tratto artistico caratteristico emerge nel 2005, quando il Suojia Village di Pechino, il villaggio degli artisti dove risiedeva, venne abbattuto dalle autorità per fare spazio alla nuova edilizia. Liu Bolin si mimetizzò per la prima volta per voler dimostrare la sua appartenenza al luogo e l’animo del luogo che si distruggeva.

Reazione naturale, allora, fu venire in Italia, attratto dalla conservazione del suo esteso patrimonio artistico-culturale, in netto contrasto con quanto accadeva in Cina con la distruzione sistematica dei luoghi e quartieri storici per creare al loro posto nuove metropoli.

Nel 2008 Liu Bolin iniziò la collaborazione con la galleria Boxart di Verona che avviò il ciclo Hiding in Italy, Nascondersi in Italia. Contro le incessanti ruspe cinesi.

Mostra: Hiding in Florence;

dove: Sala D’Arme di Palazzo Vecchio, Firenze;

quando: fino al 18 settembre 2023ingresso libero.

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