De Nittis, pittore della vita moderna
C’era anche l’artista italiano Giuseppe De Nittis con le sue opere, quel famoso 15 aprile del 1874 alla mostra allestita nel laboratorio del fotografo Nadar a Bolulevard des Capucines di Parigi, per presentare al mondo la nuova pittura che poi sarebbe stata chiamata impressionista.
Giuseppe De Nittis, detto Peppino, era nato a Barletta (Puglia) nel 1846.
Studiò a Napoli fino all’Accademia delle Belle Arti da cui fu espulso nel 1863, insofferente alla disciplina dell’istituto.
Dopo aver viaggiato per l’Italia ed essersi avvicinato al verismo e ai macchiaioli, a poco più di vent’anni era già a Parigi, capitale dell’arte e dove, maestro com’era di luci e ombre profuse su tela con estrema raffinatezza, gli fu facile entrare nel gruppo di Degas, Monet, Renoir e gli altri che 150 anni fa erano riusciti ad organizzare la mostra indipendente, dopo i rifiuti dal famoso Salon parigino che dettava legge, che però aveva accettato già per ben due volte i quadri dell’Italien.
Ma fu nel 1874 con l’esposizione di Nadar che l’opera di De Nittis fece furore e allo stesso anno risalgono i suoi primi lavori a Londra, dove, forse, era giunto l’eco di tanto successo.
Seguiranno anni altrettanto gloriosi: insignito dalla Legion d’Onore, la più alta onorificenza francese, nel 1882 fu ancora lo Stato di Parigi a voler acquistare per 12 mila franchi il suo dipinto La Place du Carrousel, destinato al Museo del Lussemburgo, oggi esposto al Museo D’Orsay di Parigi.
De Nittis è famoso, in particolare, per la capacità di cogliere e riconsegnarci le atmosfere della capitale francese e di quella britannica, già allora le due città europee più importanti, e per i ritratti delle dame che le frequentavano, con la raffinatezza di cui sopra che rappresenta uno dei tratti distintivi del suo stile pittorico.
Fu fortunato, se così si può dire, che la sua arte fu subito compresa e onorata, perché la sua vita fu breve. Nel 1884 De Nittis veniva colpito, senza scampo, da un ictus cerebrale. Aveva 38 anni. Fu sepolto nel cimitero di Père-Lachaise e il suo epitaffio fu scritto dallo scrittore Alexandre Dumas.
La moglie Léontine Lucile Gruvelle, che si era dimostrata abile agente del marito in vita, donò molti dei quadri alla città natale dell’artista, Barletta che oggi li conserva nella Pinacoteca De Nittis nel Palazzo della Marra.
Quadri che in questi giorni – e fino al 30 giugno 2024 – sono esposti al Palazzo Reale di Milano per mostra De Nittis, pittore della vita moderna.
Curata da Fernando Mazzocca e Paola Zatti, l’esposizione di 90 opere realizzate tra il 1864 e il 1884 e rappresentati Napoli, Londra, Parigi, traccia un percorso completo della breve ma fulgida carriera di uno dei più importanti pittori italiani dell’Ottocento.
Mostra: De Nittis, pittore della vita moderna;
dove: Palazzo Reale, Milano;
quando: fino al 30 giugno 2024.
Immagine: dipinto ‘Tra le spighe del grano’ di Giuseppe De Nittis, 1873