Presunta morte naturale, un dramma pubblico
Gli ultimi giorni di Stefano Cucchi, arrestato con l’accusa di spaccio di droga. Sette giorni in custodia cautelare, trascorsi sempre sotto osservazione, dei carabinieri, della polizia penitenziaria, dei magistrati, dei medici del carcere e infine dei dottori dell’ospedale, dove muore il 22 ottobre 2009. Causa del decesso presunta morta naturale. Eppure il volto e il corpo di Stefano, presentano evidenti segni di percosse. E dopo una settimana, la famiglia lo vedrà in queste condizioni, senza vita e con il corpo martoriato.
“Presunta morte naturale, un dramma pubblico” opera teatrale che ripercorre l’ultima tragica settimana di vita di Stefano Cucchi, nasce da un’idea di Alessandra Ferraro e Pako Graziani per non dimenticare affinché come affermano “non si ripeta quello che è successo già troppe volte” e come contributo in onore non solo della famiglia Cucchi “ma anche di tutte quelle famiglie e dei cittadini che non hanno accettato le versioni ufficiali e hanno intrapreso lunghe battaglie per chiedere verità e giustizia”.
In scena l’attore Tiziano Panici, che dà voce alla storia di Stefano Cucchi, attraverso le testimonianze dei compagni di celle, stralci degli atti processuali, articoli di giornali. La regia dello spettacolo è curata da Alessandra Ferraro e Palo Graziani, l’autore delle musiche è Dario Salvagnini.
Il dramma “Presunta morte naturale, un dramma pubblico” è una produzione di Margine Operativo, progetto artistico multidisciplinare, ideatore, fra l’altro, dal 2001 del festival Attraversamenti Multipli che si svolge a Roma con cadenza annuale e, dove lo spettacolo ha debuttato, nell’ottobre del 2015.
“Presunta morte naturale, un dramma pubblico” è in scena dal 3 al 6 marzo 2016 al teatro Argot di Roma.
Fonte:Ansa