Scuola e calcio. Un’alleanza educativa

Finalmente si pone fine alla cesura fra calcio e sistema educativo. Inseguire la palla per fare rete diventa un’esperienza significativa su più fronti. Ne è una dimostrazione la conferenza tenuta presso il Miur (19 luglio 2017) volta alla promozione di una sinergia strategica fra la scuola e l’attività sportiva, nello specifico il gioco del calcio tanto popolare fra i nostri giovani.

Scuola e Calcio. Un'alleanza educativaPresenti all’incontro, Scuola e calcio un’alleanza educativa”, il Ministro dello Sport Luca Lotti, il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi, il Presidente della FIGC Carlo Tavecchio, il Presidente del settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci, il Presidente del Comitato Organizzatore del Campionato Europeo UEFA Under 21 Alessandro Costacurta.

Durante la presentazione rilevante è apparsa la volontà di elaborare e realizzare in tutti gli ordini e gradi della scuola italiana per-corsi trasversali finalizzati ad aumentare la produttività cognitiva, morale e fisica dei nostri studenti, futuri cittadini. Cittadini attivi, naturalmente. Considerevole, dunque, l’idea che un tale connubio fra Miur e FIGC  possa favorire l’interiorizzazione valoriale attraverso la condivisione in campo e in aula di principi quali il rispetto, l’accoglienza, la legalità.

L’ obiettivo finale è l’organizzazione del Campionato Europeo UEFA Under 21 del 2019. Si tratta di un macro evento, previsto nelle città di Bologna, Cesena, Reggio Emilia, Udine, Trieste e nella Repubblica di San Marino. La scuola sarà chiamata ad intervenire con i progetti realizzati nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado in collaborazione con la FIGC e con il Ministro per lo Sport; iniziative inserite in programmi più ampi volti ad arricchire il vocabolario comportamentale e cognitivo dei giovani discenti.

In definitiva questa convenzione fra istruzione e calcio porta alla ribalta una tematica oggi cruciale, ossia la necessità di un ampliamento dello spazio educativo orientato ad arricchire l’apprendimento degli studenti inseriti in un mondo sempre più complesso.

In linea con la considerazione ormai comune che gli adolescenti si debbano districare fra mille opportunità e altrettanti numerosi rischi, diviene fondamentale escogitare nuove collaborazioni per sviluppare in queste giovani menti responsabilità e capacità critica.

Oggi, purtroppo, meteore nella costellazione delle competenze trasversali di grandi e piccini!!! E allora lo sport diviene un vettore di crescita che può addirittura reindirizzare un percorso apparentemente disadattivo. Ma non ci inventiamo nulla: Mens sana in corpore sano tuonavano gli antichi, conferendo all’attività fisica una rilevanza sia pratica che teor-etica.

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