Teatro Patologico
Ogni anno si svolge a Roma il Festival del Teatro Patologico.
Il Festival è uno dei traguardi raggiunti dall’Associazione Teatro Patologico fondata nel 1992 dal regista e attore Dario D’Ambrosi con la finalità di rendere la recitazione uno strumento terapeutico per i ragazzi affetti da disturbi psichiatrici, della personalità e problemi relazionali.
Dario D’Ambrosi, ideatore e fondatore
Dario D’Ambrosi, che molti conoscono come l’interprete dell’ispettore Canton dalla fortunata serie televisiva “Romanzo Criminale”, fin da giovane mostra un grande interesse nei confronti delle malattie mentali. Un interesse che ha origine dalle sue frequentazioni giovanile. Dario D’Ambrosi, infatti, nasce nel 1958 a San Giuliano Milanese, comune dell’hinterland milanese, famoso per aver dato i natali a personaggi della mala dei anni ’70 del calibro di Renato Vallanzasca, con i quali Dario cresce, ma dai quali si allontana in tempo, dapprima dedicandosi allo sport e, successivamente, al teatro. Ma non li dimentica.
Seguendo le loro storie e per comprendere meglio la loro complessa psicologia, si confronta con un’esperienza estrema: si fa internare per 3 mesi all’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano. Studia il comportamento dei degenti, ne rimane affascinato e, al tempo stesso, colpito dalla loro sofferenza e, come spesso accade, da quanto siano emarginati e temuti. Pensa a come fare per offrire loro la possibilità di esprimere le loro emozioni e la loro personalità, E quale modo migliore se non prestare loro un palcoscenico e insegnargli a recitare?
D’Ambrosi è attore, sa bene come la recitazione sia un lungo processo di scoperta e conoscenza di sé e del personaggio da interpretare. La recitazione, inoltre è un lavoro di squadra, deve e fondamentale interagire con i colleghi. Un insieme di situazioni che richiedono il controllo dei propri stati d’animo, il saper tenere a bada sentimenti che vanno dalla rabbia alla frustrazione e che aiutano a raggiungere consapevolezza di se stessi e della propria identità. Così D’Ambrosi arriva nel 1991, a elaborare il progetto Teatro Patologico – che prende forma nel 1992 – con l’intento di creare un rapporto terapeutico tra il paziente e la recitazione. Ma anche un modo per offrire ai disabili psichiatrici, un percorso per trovare il loro spazio e la loro dignità.
Successo terapeutico riconosciuto in tutto il mondo
Da circa 30 anni, l’insegnamento di recitazione di D’Ambrosi, come leggiamo sul sito dell’Associazione stessa, si pone la finalità di “ stimolare la libertà creativa dei ragazzi senza influenzare didatticamente la loro fantasia e la loro sensibilità, permettendo così a ognuno di trovare il proprio spazio nel campo teatrale e nei vari ambiti di cui si compone.
Fondamentale per la perfetta riuscita del progetto è l’interazione tra docenti, allievi, assistenti sociali e operatori sociali (i quali sono coinvolti nelle attività del corso), ma soprattutto indispensabile è la partecipazione attiva dei familiari che hanno la possibilità di confrontarsi con uno staff altamente qualificato.”
Dal 2005 l’Associazione ha trasformato gli ex locali del Municipio di Roma, in laboratorio teatrale, dove con l’aiuto di psichiatri e assistenti sociali vengono allestiti spettacoli teatrali di autori molto impegnativi o pièce scritte dagli stessi studenti con disabilità psichica che curano anche la scenografia e ideano i costumi. Gli studenti- attori in scena sono affiancati da attori professionisti.
Il lavoro del Teatro Patologico è un’eccellenza e, riconosciuta come tale, in tutto il mondo. Con i suoi spettacoli calca i palcoscenici internazionali: a Parigi, Barcellona, Amsterdam, Praga, tanto per citarne alcuni. Ma soprattutto è presente negli Stati Uniti d’America, dove D’Ambrogio si è formato come attore e ha esordito, negli anni ’80, presso il teatro Cafè la MaMa di Ellen Stewart di New York e dove il metodo d’insegnamento del Teatro Patologico è ampiamente apprezzato e studiato in ambito universitario.
Delle messe in scena del Teatro Terapeutico in tournée all’estero, particolarmente espressiva è stata la reinterpretazione della Medea di Euripide presentata a Londra nel maggio del 2014, dove è stata premiata con il “ Wilton’s Price” come miglior rappresentazione straniera della stagione teatrale 2013/14, replicata poi a Roma, al Teatro Argentina e, approdata, nell’autunno 2015, al MaMa di New York. Sempre nel 2014, D’Ambrosi e i suoi allievi – attori, hanno ricevuto il premio “La lupa capitolina”.
Il Teatro Patologico e l’Università Tor Vergata insieme per i primi corsi universitari per disabili fisici e psichiatrici
Dalla seconda metà del 2015 l’Associazione in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma- Tor Vergata, con il riconoscimento del Miur , è nata la prima facoltà al mondo di “Teatro integrato dell’emozione”, nell’ambito del progetto di ricerca “Teatro terapia innovativa: ricerca e formazione sperimentale in “Teatro integrato dell’emozione”, i cui corsi sono frequentati da attori e studenti diversamente abili”.
La XXV Edizione del Festival del Teatro Patologico “Upside Down”, si svolge presso il Teatro Patologico a Roma, in via Cassia 472, ogni venerdì, sabato e domenica dal 6 maggio al 3 luglio 2016.
L’attuale edizione, che presta una particolare attenzione alle tematiche sociali, prende il nome dal nuovo spettacolo teatrale di Dario D’Ambrosi “Upside Down” che andrà in scena nelle ultime tre serata, dall’1 al 3 luglio. A cura e sotto la direzione artistica di Dario D’Ambrosi , per sua realizzazione hanno collaborato il QAcademy, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Roma Solidale, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Per approfondimenti: