Barbara Pompili. Un’italiana per la crisi climatica in Francia

Barbara Pompili, ministro francese della Transizione Ecologica dal 2020, come già rivela il suo nome senza esitazioni è di origine italiana: nipote di un immigrante di Senigallia. Anche per questo, oltre alla dovuta attenzione ecologica, proviamo una particolare soddisfazione nell’apprendere che il progetto di legge Clima e resilienza (Loi climate et resiliance) , che la ministra ha elaborato insieme a 150 cittadini, è stato votato a larghissima maggioranza, in prima lettura dal Parlamento, il 4 maggio 2021: 332 voti a favore e 77 contrari, per essere poi approvata in via definitiva il successivo 20 luglio.

L’importanza della legge, oltre a risiedere nella sua risposta all’urgente problema climatico,  rappresenta primato: è la prima volta che un gruppo di cittadini è stato direttamente coinvolto nella preparazione di una legge; quindi, come ha dichiarato il Governo è un esempio di “democrazia partecipativa in azione”.

Il gruppo di 150 cittadini che ha formato La Convenzione sul clima dei cittadini, è stata istituito nell’ottobre 2019 da Emmanuel Macron, presidente della Repubblica, con un preciso mandato preciso: definire una serie di misure per ottenere una riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 (rispetto al 1990) nello spirito della giustizia sociale.

Coordinato da Barbara Pompili il disegno di legge deriva dalle 146 proposte del Comitato, selezionate dal presidente della Repubblica.

Alcune di queste proposte, come riportato da abbanews.eu, sono già in atto anche per la pressione degli ambientalisti, altre sono state elaborate durante in dibattimento in aula.

La legge ambisce a “portare l’ecologia nella vita quotidiana” dei francesi e di agire sul clima raggiungendo i seguenti traguardi:

• dimezzare il tasso di cemento del suolo vietando la costruzione di centri commerciali nelle zone rurali;
• abolire tutti i voli nazionali per una durata inferiore alle 2 ore e 30 ore e per i quali esiste un’alternativa ferroviaria (norma approvata dalla Camera il 10 aprile 2021);
• dal 2023, nelle mense sarà obbligatoria un’opzione vegetariana giornaliera;
• entro il 2024, il traffico dei veicoli più inquinanti sarà limitato in città, quadruplicando il numero di zone a basse emissioni (EPZ);
• entro il 2025, non sarà più possibile affittare case ad alta intensità energetica;
• entro il 2040, non sarà più possibile commercializzare automezzi pesanti con combustibili fossili, diesel o benzina;
• introdotto il delitto di ecocidio che prevede multe alte e pene fino a 10 anni di reclusione per chi commette danni gravi nei confronti dell’ambiente;
• divieto di pubblicizzare le energie fossili.

A giugno la proposta di legge Clima e Resilienza è stata sottoposta al vaglio del Senato e come detto, approvata a Luglio.

 

Immagini: Parigi – Barbara Pompili, ministra della Transizione Ecologica, in basso con Emmanuel Macron, presidente della Repubblica

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