Betlemme, simbolo di pace e di accoglienza
Betlemme si appresta a festeggiare il Natale: in città tutto è pronto e nella Piazza della Mangiatoia che fronteggia la Basilica della Natività svetta il tradizionale albero natalizio il presepe. Quest’ultimo, realizzato a grandezza naturale dai maestri artigiani di Tesero, donato a papa Francesco dal Trentino e collocato in piazza San Pietro lo scorso Natale, è stato allestito il 24 dicembre 2016, nel chiostro della Basilica per volontà dello stesso Pontefice.
In questo Natale 2016 l’atmosfera è molto più festante dell’anno scorso, quando un’ondata di violenze anti-israeliane aveva insanguinato Israele e i Territori costando la vita a 150 persone.
L’Autorità nazionale palestinese (Anp) e le autorità israeliane hanno annunciato di aver predisposto un piano per garantire la sicurezza di quanti parteciperanno alla tradizionale processione da Gerusalemme a Betlemme dove assisteranno alla messa di mezzanotte nella Basilica della Natività. Durante gli eventi – hanno fatto sapere i responsabili della sicurezza dell’Anp- le strade adiacenti alla Basilica saranno chiuse al traffico e non sarà consentito il parcheggio nelle strade limitrofi.
Alla Messa di mezzanotte, celebrata dal Patriarca latino, è prevista la presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala e, come ogni anno, dovrebbero partecipare anche il presidente dell’Anp Abu Mazen e altri rappresentanti palestinesi. In questa occasione Giuseppe Sala incontrerà vedrà sia il sindaco di Betlemme,Vera Baboun sia quello di Tel Aviv Ron Huldai: città entrambe gemellate con Milano.
Il Ministero del turismo israeliano, ha predisposto a Gerusalemme navette gratuite, partenza ogni mezz’ora per permettere ai pellegrini di raggiungere Betlemme dalle h. 15 del giorno 24 alle h. 03 del 25 dicembre. Si calcola che i turisti che visiteranno Israele e la cisgiordania, in questi giorni saranno circa 120mila, la metà dei quali sono cristiani.
Il Comune della capitale israeliana ha predisposto la distribuzione gratuita di alberi di Natale a tutti quelli che ne hanno fatto richiesta e non sono pochi quelli che si vedono in alcuni luoghi a maggioranza cristiana.
Festa anche nella piccola comunità cristiana di Gaza. Mentre ad Haifa, dove sono presenti le comunità cristiana, ebraica e musulmana, il sindaco ha organizzato una serie di eventi pubblici di fratellanza fra i membri delle varie comunità.
Nello stesso giorno di Natale 2016, quest’anno prende il via la festa ebraica di Hannukkà, conosciuta anche con il nome di Festa della Luci. Hannukkà, la cui celebrazione dura otto giorni, è una festività molto sentita dalla comunità ebraica. La festa è caratterizzata dall’accensione dei lumi, uno al giorno, del particolare candelabro a nove braccia chiamato chanukkià, in memoria del miracolo dell’olio di oliva. Si racconta infatti che, dopo la riconquista del Tempio di Gerusalemme, per gran parte devastato dagli ellenici, per rispettare la Menorah, la lampada ad olio a sette bracci, per tradizione permanentemente illuminata con olio d’oliva purissimo, i sacerdoti ne preparano una di ferro e stagno e nonostante avessero olio sufficiente solo per una giorno, decisero di accenderla comunque. E, per miracolo, l’olio scarso a disposizione durò il tempo sufficiente per prepararne dell’altro: otto giorni appunto. Da cui il candelabro a 9 braci detto Hanukkiah o Chanukkiyah , 1 centrale, più alto chiamato Shammash e 4 per ogni lato. Il Shammash si accende il giorno delle vigilia e rimane sempre accesso: da quella fiamma si accendono gli altri lumi (le candele), uno per ogni sera della festività.