Souad Abderrahim: chi è il primo sindaco donna di Tunisi
Laureata. A capo di un’azienda farmaceutica. Attivista di lungo corso. Islamica, sposata, con due figli. E, soprattutto, primo sindaco donna di Tunisi. Ecco chi è Souad Abderrahim (nella foto a lato), la donna che si appresta a guidare la giunta della capitale di uno stato della sponta sud del Mediterraneo, e che lo fa da indipendente. Dopo aver conquistato il più alto numero di voti durante le elezioni dirette dello scorso maggio, Souad ha ricevuto l’investitura ufficiale dal Consiglio comunale che ne ha confermato l’incarico il 3 luglio scorso, preferendola al candidato del partito islamico moderato Ennhadha.
Souad non è solo la prima donna a ricoprire questo ruolo di primissimo piano, ma è anche il primo candidato ad aver vinto un’elezione basando la propria campagna elettorale proprio sulla lotta alle discriminazioni, e non solo quelle di genere. Il programma elettorale del nuovo sindaco della Capitale della Tunisia è infatti un manifesto di lotta e di governo per la conquista di un mondo più equo, più giusto, più attento.
Non dobbiamo fare l’errore, però, di sorprenderci troppo. Le recenti elezioni comunali di Tunisi, che hanno incoronato per la prima volta una donna a primo cittadino, sono anche le prime che si sono tenute in base al nuovo regolamento urbano della Capitale, che tra le molte cose prevedeva anche e soprattutto quote rosa obbligatorie al 50%. Questo ha provocato un riavvicinamento progressivo e molto partecipativo dell’elettorato femminile il che, in una tornata elettorale baciata soltanto dal 34% di affluenza, ha evidentemente spostato e non di poco gli equilibri.
Anche perché il neo-sindaco aveva già esperienza in politica. Sia in età giovanile (negli anni ’80 il suo attivismo le è ‘valso’ anche una quindicina di giorni di carcere), sia soprattutto in età ben più recente. Nel 2011, come conseguenza della rivoluzione dei gelsomini, sedeva sugli scranni dell’Assemblea costituente, partecipando alla stesura della prima, vera, completa Costituzione varata in un Paese coinvolto dalle Primavere arabe. Tra l’altro, con un ruolo di primissimo piano: Souad, infatti, in quell’Assemblea costituente presiedeva la commissione dei diritti umani e delle libertà.
Ora Souad Abderrahim, 53 anni, si appresta a fare il mestiere di Sindaco della Capitale della Tunisia. E, visto che tutto il mondo è paese, il primo problema che si troverà a dover affrontare è molto, molto contemporaneo e – per certi versi – universale: la gestione dei rifiuti che, da mesi, rendono difficile la vita a Tunisi…