Riconosciuto al fiume Machángara il diritto di non essere inquinato

Il fiume Machángara. che attraverso Quito, capitale dell’Ecuador, ha il diritto di non essere inquinato. Lo ha stabilito il 5 luglio 2024 la sentenza emessa dal tribunale, basandosi su un articolo della Costituzione del Paese sudamericano, che riconosce i diritti di elementi naturali come i fiumi.

Dopo il Cauca, il fiume colombiano dichiarato vittima giuridica di reati umani, un’altra decisione giudiziaria che considera un elemento naturale un soggetto giuridico.

La sentenza, che ha condannato il Comune della capitale come responsabile della cattiva gestione delle acque, è ritenuta storica perché il fiume attraversa Quito e le sue condizioni influiscono sulla salute di un gran numero di persone, come ha spiegato all’Associated Press, Darío Iza, presidente del collettivo Kitu Kara, che lo scorso maggio aveva presentato il ricorso presso il Giudice Costituzionale di Pichincha.

Il tribunale ha stabilito che, in attesa dell’giudizio del ricorso già presentato del Comune, il Governo presenti un piano per rimediare alla contaminazione del Machángara che coinvolge in forma diretta il fiume e, in forma, indiretta i 2,6 milioni di abitanti di Quito.

Secondo il rapporto dell’organizzazione ambientalista Global Alliance for the Rights of Nature, il fiume è realmente malato posto che “le sue acque trasportando tonnellate di rifiuti che vengono trascinati dai corsi d’acqua e dalle fogne, contengono solo il 2% di ossigeno quando la norma sanitaria indica che il livello ottimale per il consumo animale e vegetale è dell’80%”.

Una situazione, quindi, di grande vulnerabilità che ha finora non tenuto conto dei diritti della natura, il diritto all’acqua, l’ambiente naturale, la salute e il benessere, così come il diritto alla città.

 

 

Immagine: Ecuador,  fiume Machángara – photo by wiki commons

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