La Nazionale Calcio Amputati porta l’Italia ai Mondiali 2018

Nell’ottobre 2017 la Nazionale Italiana Calcio Amputati ha partecipato ai primi Campionati Europei per il calcio amputati, conquistando il quinto posto e, così, l’accesso ai Mondiali, che si terranno in Messico tra il 24 ottobre e il 10 novembre 2018.

La genesi e le tappe che hanno portato ai mondiali

La Nazionale Italiana Calcio Amputati, formata da formidabili atleti, nasce nel 2011 per volontà di Francesco Messori (classe 1998, nella foto a lato in azione), un ragazzo con una volontà e una passione per il calcio tali da superare la sua menomazione congenita.

Nel 2011, infatti, Francesco ottiene dal CSI (Centro Sportivo Italiano) di giocare in un campionato CSI di normodotati. Il passo successivo è formare una squadra: attraverso Facebook, recluta persone amputate provenienti da ogni parte d’Italia.

Nel 2012 la squadra è più che pronta per affrontare sfide a livello nazionale e internazionale e si costituisce sotto l’egida della Presidenza Nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Inizia una serie d’incontri amichevoli, il primo a livello internazionale è disputato in Francia nell’aprile 2013; segue con successo la partecipazione della squadra ai tornei internazionali e ottiene il riconoscimento ufficiale della WAFF  (World Amputee Football Federation).

Nel 2014 la Nazionale Calcio Amputati partecipa ai Mondiali di Calcio del 2014, disputati, anche in quell’occasione in Messico e si classifica al nono posto.
Nel 2017 è la consacrazione della squadra delle stampelle azzurre: nel Campionato europeo che si è giocato in Turchia, la vittoria sull’Irlanda, gli ha aperto le porte per il prossimo mondiale.

La squadra è allenata da Renzo Vergnani, che ricopre anche l’incarico di presidente della Nazionale Italiana, che fa notare, giustamente, la stonatura che il calcio amputati non rientri ancora tra gli sport paralimpici. “Ma qualcosa si sta muovendo” aggiunge “e speriamo di giocare i prossimi Mondiali sotto le insegne del Comitato Paralimpico”. Infatti  un primo passo è stato compiuto: la Nazionale è stata presentata a  Roma, nella Sala Giunta del Comitato Italiano Paralimpico.

Le regole di gioco

La squadra di calcio amputati è formata da 7 calciatori, 6 giocatori, più il portiere; le partite sono di 2 tempi da 25 minuti ciascuno, su un campo 60 x 40.

I giocatori in campo usano le stampelle ad avambraccio, con le quali però non devono toccare la palla. Il regolamento, infatti, vuole che la palla vada colpita con l’unico arto inferiore o con la testa.

Il portiere, generalmente ha entrambi gli arti inferiori, ma l’amputazione di uno superiore, non può uscire dall’area di rigore, pena l’espulsione.

Messico 2018

Ai campionati mondiali del prossimo autunno parteciperanno 24 squadre. L’Italia è stata inserita nel Gruppo, con il Ghana,  la Francia e l’Argentina.

Sono 12 gli  azzurri convocati: oltre al ct Renzo Vergnani:, la squadra formata da: Daniel Priami, Riccardo Tondi, Luca Zavatti, Arturo Mariani, Gianni Sasso, Emanuele Padoan, Francesco Messori, Salvatore La Manna, Emanuele Leone, Stefano Starvaggi, Paolo Capasso, Salvatore Iudica. Saranno accompagnati  dall’ arbitro del CSI, Marco Moreni.

Gli Azzurri dovrebbero affrontare il 28 ottobre il Ghana, il 29 la Francia e il 30 l’Argentina (fonte: Centro Sportivo Italiano)

La storia nel mondo

Il gioco del calcio per giocatori amputati in Italia è poco conosciuto. Paradossalmente i riflettori si sono accessi dopo l’esclusione dai mondiali della Nazionale maggiore di Ventura. Mentre all’estero le squadre dei giocatori amputati sono molto seguite.

La storia del Mondiale di Calcio per giocatori amputati inizia nel lontano 1984. Si disputa, quindi, da oltre 34 anni.  La squadra campione mondiale in carica è la Russia, che di campionati ne ha vinti ben 7, seguita dal Brasile e dall’Uzbekistan che hanno conquistato 3 coppe mondiali.

Appuntamento, quindi, al 24 ottobre 2018, pronti a tifare le nostre stampelle azzurre, che coppa o non coppa, rimarranno dei grandi atleti nello sport e nella vita.

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