Il nuovo Bauhaus europeo

Su ispirazione della scuola Bauhaus, fondata da Walter Gropius a Wiemar nel 1919, oggi l’Unione Europea chiama a raccolta i creativi dei Paesi membri per realizzare un progetto “beautiful, sustainable, together”.

“Vorrei che le risorse di NextGenerationEU diano il via a un’ondata di rinnovamento europeo e rendano la nostra Unione leader nell’economia circolare. Ma questo non è solo un progetto ambientale o economico: deve essere un nuovo progetto culturale per l’Europa” ha dichiarato Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea quando ha annunciato la nascita del Nuovo Bauhaus europeo, lo scorso autunno

Esattamente come fece Walter Gropius in Germania dopo le rovine della Prima guerra mondiale, così ora l’UE auspica un lavoro collettivo per superare i danni inflitti dalla pandemia, avviando il corso di un nuovo modo di concepire la nostra esistenza. Si tratta di coniugare l’ambizioso piano Green Deal europeo – che mira ad azzerare le emissioni di gas serra entra il 2050 – alla nostra quotidianità.

Nel gennaio scorso la Commissione ha lanciato la fase di progettazione e il relativo sito web per questo nuovo movimento denominato, appunto, il Nuovo Bauhaus europeo che vuole essere “creativo e interdisciplinare” e al quale chiunque può partecipare con le proprie idee.

Gli obiettivi del Nuovo Bauhaus europeo sono:

riunire cittadini, esperti, imprese e istituzioni e agevolare il dialogo su come rendere gli spazi di vita di domani più economici e accessibili
mobilitare progettisti, architetti, ingegneri, scienziati, studenti e menti creative di tutte le discipline per ripensare un modo di vivere sostenibile in Europa e nel mondo
migliorare la qualità della nostra esperienza di vita. Esalterà il valore della semplicità, della funzionalità e della circolarità dei materiali senza mettere in discussione la necessità di una vita quotidiana confortevole e piacevole
fornire sostegno finanziario a idee e prodotti innovativi mediante appositi inviti a presentare proposte e programmi coordinati inclusi nel quadro finanziario pluriennale.

Concretamente il piano si articolerà nelle seguenti 3 fasi: la progettazione collettiva, la realizzazione e la divulgazione.

Prima fase: la progettazione

Già in corso e fino all’estate 2021, prevede il lancio del sito web; è il momento dell’analisi e della progettazione collettiva.
Questa fase dice la Commissione UE “produrrà un quadro di sostegno basato su programmi europei e comprendente un invito a presentare proposte per progetti pilota da realizzare in diversi Stati membri dell’UE per dare attuazione concreta alla nuova idea di Bauhaus”.

“Nell’estate 2021 saranno assegnati premi speciali (New Bauhaus Prize) a esempi contemporanei di eccellenza che già combinano sostenibilità, qualità dell’esperienza e inclusione e che saranno stati selezionati tra gli esempi raccolti ed esaminati/integrati dalla comunità allargata”.

Seconda fase: la realizzazione

Da settembre 2021 inizierà la definizione e l’implementazione dei progetti pilota attraverso un concorso che selezionerà e presenterà le proposte migliori: saranno i “progetti pilota Bauhaus”.

Tali progetti, scrive la Commissione, saranno seguiti da vicino e monitorati in modalità “comunità per gli esercizi pratici”, per condividere gli insegnamenti tratti dai questi primi esperimenti. E saranno coadiuvati da “strumenti politici” che formeranno la “struttura aggiuntiva al movimento”

La realizzazione, quindi andrà di pari passi con la diffusione. “La fase di diffusione sarà incentrata sulla presentazione delle buone idee in tutta Europa e nel resto del mondo – scrive l’UE -. Si tratterà di creare reti e condividere le conoscenze al fine di individuare metodi, soluzioni e prototipi aperti e replicabili, mettendoli a disposizione di città, località, architetti e progettisti. Sarà fondamentale avviare un dialogo con i cittadini, le imprese e il mondo accademico e rafforzare le capacità istituzionali urbane”.

Terza fase: la divulgazione

La divulgazione ossia “l’ampliamento delle idee e delle azioni emerse” e la loro divulgazione al più vasto pubblico dell’Europa e del mondo avverrà da gennaio 2023.

In questa fase sarà molto importante condividere sistematicamente le conoscenze tra partecipanti e gli operatori del settore e mettere i prototipi migliori a disposizione delle città, delle località, degli architetti e dei progettisti. Sarà essenziale mantenere aperto il dialogo e collegare i partecipanti alle reti esistenti”.

“Il nuovo Bauhaus europeo – conclude la Commissione – sosterrà l’emergere di mercati guida per stili di vita piacevoli, sostenibili e inclusivi”.

In Italia

In Italia il progetto Nuovo Bauhaus sta prendendo forma presso la Triennale di Milano che invita curatori, designer, studiosi e direttori di musei a confrontarsi sul tema del rinnovamento radicale proposto dalla Commissione.

Per gli aggiornamenti consultare il sito:Europa.eu/New European Bauhaus

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