Nelle meteoriti, acqua terrestre, citosina e timina
All’interno del meteorite caduto a Winchcombe (Gloucestershire – Regno Unito) il 28 febbraio 2021 è stata scoperta acqua. Una scoperta, secondo la scienza, che potrebbe essere senza precedenti.
Il meteorite – che come la maggior parte dei suoi omologhi proviene dalla fascia di asteroidi situata fra Marte e Giove – contiene un liquido quasi identico a quella degli oceani terrestri, oltre ad amminoacidi considerati i ‘mattoni’ essenziali della vita.
Per l’esattezza circa il 12% del campione (da 1 libbra equivalente a 0,5 chilogrammi) è composto da “quell’acqua molto simile alla composizione dell’acqua negli oceani della Terra” ha specificato Ashley King, ricercatrice nel gruppo di materiali planetari del Natural History Museum nel corso dell’ultima edizione del British Science Festival, e le cui parole sono state riprese da sky.com.
“Cerchiamo sempre di confrontare la composizione dei materiali extraterrestri alla composizione dell’acqua sulla Terra – ha proseguito la ricercatrice – e questo meteorite costituisce una “buona prova, perché è stato recuperato rapidamente – nell’arco della 12 ore – e non è stato contaminato dall’acqua o altri materiali terrestri, come accade con maggior parte dei meteoriti”.
“Una delle grandi domande poste alle scienze planetarie è da dove viene l’acqua della Terra. E una delle repliche più ovvie è attraverso le comete che contengono carichi e carichi di ghiaccio o dagli asteroidi” ma rimane aperto il dibattito sulla fonte principale: le comete o gli asteroidi?”
Questo corpo celeste secondo King potrebbe essere la risposta. Dagli studi dei dati sulle comete accumulati finora non è stata trovata una “buona corrispondenza”, riscontrata invece nell’acqua del frammento di Winchcombe. E ciò “implicherebbe che gli asteroidi – asteroidi carboniosi – erano probabilmente la principale fonte d’acqua per l’interno il sistema solare”.
Potrebbero essere stati i meteoriti aver portato sulla Terra le molecole organiche necessarie per la vita?
Ampliando lo sguardo sul mondo della ricerca in merito va segnalata, allora, la conclusione a cui sono pervenuti gli scienziati del gruppo di ricercatori dell’ Università di Hokkaido in Giappone, guidato dal professor Yasuhiro Oba con lo studio recentemente pubblicato sulla rivista Nature Communications.
Il gruppo di ricercatori, analizzando tre meteoriti carboniose precipitati sulla Terra nel 20° secolo (la meteora Murchison caduta nel deserto australiano nel 1969, il meteorite Murray nel 1950 e il meteorite del lago Tagish nel 2000), hanno individuato tracce di citosina e timina, elementi costitutivi del DNA e dell’RNA mai trovati finora, al contrario di altri rilevati dai frammenti fin dagli anni Sessanta del Novecento.
“Ora possiamo dire che composti viventi, nucleotidi, zuccheri e amminoacidi, provengono anche dallo spazio come ingredienti nei meteoriti “, ha suggellato lo studio il professo Yasuhiro Oba specificando però che il successo dello studio è dovuto in parte al metodo utilizzato.
“In studi precedenti, la citosina e/o la timina potrebbero essere state rotte in condizioni analitiche difficili ” ha chiarito il geochimico a ScienceNews -. Inoltre, le condizioni analitiche potrebbero non essere sufficienti per la rilevazione di piccole quantità di queste basi azotate. Il nostro metodo di rilevazione ha una sensibilità maggiore di diversi ordini di grandezza rispetto a quello applicato finora”. spettrometro di massa ad altissima risoluzione, accoppiato con un cromatografo in fase liquida ad alte prestazioni”.
Una scoperta che fa rivivere la teoria della Panspermia, apparsa nell’antichità e più volte ripresa nel corso dei secoli. Secondo questa ipotesi, la vita sarebbe apparsa sulla Terra circa 3,5 miliardi di anni fa grazie ad una formazione extraterrestre trasportata attraverso la Galassia da meteoriti. “Questo studio non costituisce una prova inconfutabile per attestare questa teoria” ha avvertito Yasuhiro Oba. Ma se i risultati saranno confermati la Panspermia ritorna nell’ordine delle ipotesi.
Immagine tratta da Sky.com