Taggato: medicina

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Il cerotto smart che favorisce la guarigione delle ferite croniche

Un cerotto intelligente dotato di un sensore e etichetta RFID che monitora, misura, registra i dati d’umidità di una ferita cronica e trasmette i dati ai medici che hanno la possibilità di controllare lo stato delle ferita, senza togliere e rimettere i bendaggi, operazione che può danneggiare la formazione del nuovo tessuto. Il livello di umidità (né troppa alto né troppo basso) è la condizione primaria per la guarigione

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Malattie Rare. Webinar con esperti internazionali sulla malattia di Gaucher

Nuovo trattamento per la Malattia di Gaucher e gestione del rischio di malattia di Parkinson nei soggetti con Malattia di Gaucher sono alcuni dei temi al centro del XV incontro ‘La Malattia di Gaucher’, che si svolgerà in forma di webinar, il 7 ottobre e al quale interverranno anche esperti internazionali, oltre alla comunità medica italiana

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Bernardino Ramazzini. Primo medico del lavoro

È un italiano del Seicento il primo medico del lavoro, l‘ accademico e scrittore Bernardino Ramazzini autore del primo trattato sulle malattie del lavoro pubblicato nel 1700 e da subito considerato una pietra miliare della letteratura scientifica e mondialmente riconosciuto come tale. Dimostrò l’importanza della prevenzione, della sanità pubblica, dell’equo compenso ai lavoratori. Modena lo celebra con un mostra

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Le 7 magnifiche che aprirono le porte delle università britanniche alle donne

Sophia Jex Blake (1840 – 1912) è stata una della prime donne medico del Regno Unito, colei che ha abbattuto il divieto alle donne di frequentare i corsi universitari. Con altre 6 donne, soprannominate le Edinburgh Seven, iniziò la sua battaglia nel 1867. Fu una lotta aspra, piena di delusioni, ma non demorsero e dopo 10 anni le donne venivano ammesse ai corsi di laurea in altre università britanniche

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Perché l’università deve rimanere onnicomprensiva

Un buon equilibrio tra scienze sociali e umanistiche da un lato e scienza, medicina e tecnologia dall’altro, è cruciale quando sviluppiamo iniziative strategiche e tematiche in Europa, nei nostri paesi e nelle nostre istituzioni. Ma le Università se si avviano verso una selezione “viziata” disciplinare uno squilibrio potrebbero minare i punti di forza delle università onnicomprensive in Europa. (articolo originale pubblicato su University World News)