La Germania cancella l’art.175

art. 175Il Governo tedesco si avvia alla decisione di indennizzare e cancellare gli antecedenti penali a migliaia di uomini, condannati per il “reato” di omosessualità, in accordo con l’art. 175 del Codice Penale, risalente al 1871 e inasprito ai tempi del nazional socialismo, che prevedeva condanne fino a 6 anni di carcere.

Il computo si riferisce a circa 50.000 uomini condannati dal 1949 al 1969, anno in cui l’omosessualità venne depenalizzata, lasciando però in vigore la legge, abrogata soltanto nel 1994. Una disfunzione temporale che ha prodotto dal 1969 al 1994 ulteriori 3.500 sentenze di condanna. Nel 2002, il Parlamento Federale, dopo l’approvazione della risoluzione nel 2000, aveva annullato le condanne avvenute sotto il regime nazista, ma non le sentenze pronunciate dopo la II guerra mondiale.

L’iniziativa è del Ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas, in quale in una nota ufficiale dell’11 maggio 2016, ha confermato che dopo lo studio dei dati forniti dall’Agenzia Federale contro le Discriminazioni, è giunto alla conclusione che non esistono ostacoli legali per provvedere alla riabilitazione e risarcimento alle vittime dell’articolo 175. Al tempo stesso il Ministro Maas ha dichiarato che proporrà al Governo una legge per revocare le condanne in nome del “diritto alla comprensione”.  “Non riusciremo a cancellare le atrocità commesse dallo Stato, scrive Maas nella nota, però potremo riabilitare le vittime, affinché non vivano con l’ombra della condanna”.

La Federazione di Gay e Lesbiche tedesca,  applaudendo alla decisione di Heiko Mass auspica che la legge venga redatta e approvata nel corso dell’attuale legislazione, dichiarando:”Il tempo stringe,  non possiamo fare altro che  appellarci  a tutte le correnti politiche  che in passato hanno lottato per risolvere questo problema, che  non se ne servano  per una guerra politica di trincea.”

Come abbiamo precedentemente accennato, l’articolo 175 fu aggravato  dal regime nazista. Si stima che nell’arco di tempo che va dal  1933 al 1945 furono arrestati circa 100.000 omosessuali. Di questi circa 10.000 (non esistono cifre definitive), furono deportati nei lager. Costretti ad appuntare alla casacca della divisa un triangolo rosa di stoffa, subirono ogni genere di violenza. Vennero sottoposti a esperimenti medici con forti cure ormonali ( le ricerche del  medico tedesco Carl Vaernet), a lobotomie e castrazioni.

Nel 2002 la Germania ha chiesto ufficialmente scusa alla propria Comunità Gay per l’atrocità commesse durante il periodo nazista.

Una narrazione storica che un’originale attività di imprenditoria di “design ed editoria sociale”, “Musica de colores”- Disegni con la storia (100% LGBT design) ha compreso nella sua Protest Collection.

Ricordiamo che nel Regno Unito, il “reato” di omosessualità venne depenalizzato solo nel 1967. Il condannato poteva “scegliere” tra carcerazione o castrazione. Emblematico a livello storico, la tragedia esistenziale di Alan Turing,  la mente che decodificò il sistema di crittografia tedesco, “Enigma”, durante la seconda guerra mondiale e padre del computer.

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