Safer Internet day. Facciamo di Internet un posto migliore
Come l’arciere incide il legno e raddrizza le sue frecce, così il maestro dirige i pensieri vaganti (Buddha)
Ogni 7 febbraio si celebra il Safer Internet Day, un’autentica campagna di sensibilizzazione per un uso sano e consapevole di Internet, ormai estensione della nostra esistenza attraverso gli smartphone.
Quest’anno, il tema è Be the change: Unite for a better Internet. Una chiamata a tutti gli attori e partecipanti della rete di unirsi per fare di Internet un luogo più sicuro e un migliore posto per tutti, specialmente per bambini e giovani.
I più piccoli sono sicuramente le persone che più utilizzano la rete e, proprio per questo, più facilmente “preda” della rete maligna. Identità dissolte, anziché identità in crescita. L’uso-abuso di Internet in particolare dei social media sta pervadendo ogni giorno di più le vite di milioni di persone. Un mondo di opportunità, ma anche di minacce se non si costruisce il “nuovo mondo” con gli strumenti adeguati.
Da questo presupposto si muove, Domenico Geracitano, ex atleta delle Fiamme Oro, collaboratore tecnico capo della Polizia di Stato presso la Questura di Brescia, nel suo libro-guida all’uso consapevole della rete: Internet un nuovo mondo costruiamolo, ediz. Euroteam, impegnato da anni nelle scuole per favorire l’educazione al digitale.
Leggiamo nel testo: “I social hanno influito sui nostri rapporti e sul nostro modo di essere. Sono oltre un miliardo gli utenti mensili attivi su Facebook in tutto il mondo, 25 milioni italiani, di cui 19 online ogni ogni giorno. Milioni di nuovi followers ogni mese per Twitter… Spazi virtuali in cui si condividono esperienze, si scambiano pensieri e i si creano nuovi orizzonti…È vero i social possono facilitare i contatti ma anche rendere vulnerabili, soprattutto per i giovani”.
“Ascoltando i ragazzi ho recepito che c’ è un fortissimo bisogno da parte loro di una guida all’uso dei sociale network e per questo è importante che i genitori prima di regalare uno smartphone ai figli, gli regali le competenze per usarlo”.
Un punto cruciale quello tra padri e figli di turgeneviana memoria, l’atavico conflitto tra generazioni che si può trasformare in risorsa sociale con la giusta educazione. Spesso si sente dire che i ragazzi con la loro “natività” digitale siano molto più avanti degli adulti e, in questo modo, anche se inconsapevolmente, i genitori si deresponsabilizzano dal loro ruolo educativo. Una relazione basata su emoticon e condivisioni istintive può generare il vuoto esistenziale.
Attualmente, si sta creando una situazione contrastante. Da una parte un eccesso di comunicazione tra scuole e famiglia, specie nella fascia della scuola primaria e secondaria di primo grado, in cui i genitori sembrano richiedere un costante “aggiornamento” delle attività dei propri figli, generando una iper protezione e dall’altra una generalizzata inconsapevolezza relativa ai valori e dis-valori dei dispositivi online.
Regalare un gioco online senza conoscerne il contenuto può provocare nei fruitori comportamenti alterati in cui reale e virtuale hanno confini sfumati. È un dato di fatto che il bullismo si sia raddoppiato con i social, così come sta aumentando il fenomeno del sexting (invio di fotografie sessualmente esplicite).
Come si afferma nel libro: “ I contesti di socialità che le nuove tecnologie offrono sono rivelatori, e non causa dei disagi”. Si assiste dunque a un potenziamento di alterazioni emozionali-comportamentali dovuto alla viralità e pervasività del mezzo.
Chi si iscrive a Facebook, solo per citare, il social network per eccellenza, firma un contratto e automaticamente si tras-forma in dato appetibile per il marketing aziendale. Un dato commerciabile e di grande rilevanza per le lecite strategie promozionali delle aziende.
Internet un nuovo mondo costruiamolo si inserisce nell’ambito del progetto educativo “Diaro di una vita migliore” insieme alla collaborazione di Jessica Tinni, psicologa, esperta in psicologia dello sviluppo, co-autrice di dei due volumi precedenti Gli amici di Evaristo e Gli Amici virtuali; Patrizia Meo, laureata in Giurisprudenza, specializzata nel settore della privacy; Simona Pilato, laureanda in Giurisprudenza, co-autrice di Gli amici di Evaristo e Gli Amici virtuali.
Uno sviluppo cognitivo-emozionale alterato da un uso eccessivo della rete inoltre, può generare una forma patologica di dipendenza. In America si inizia a parlare di “Internet addiction” verso la fine degli anni novanta del secolo scorso.
La sicurezza digitale è un fenomeno socio-culturale, ma anche giuridico che necessità una regolarizzazione normativa. Dal 22 marzo 2016 è in corso di esame in commissione della Camera, il disegno di legge sul contrasto al cyberbullismo.
La tecnologia non è né buona né cattiva, non ha contorni etici, siamo noi a darglielo e “Oggi forse più di ieri occorre una nuova forma di eduzione civica o meglio di educazione alla cittadinanza virtuale”.
Un uso sano e consapevole della rete genera comunità virtuali e virtuose, avvicina mondi e culture lontane. Là dove si privilegia lo scambio e la conoscenza e non una confusa affermazione del sé attraverso una anonima collezione di “mi piace” o astratti “follower”.
Con un esame di coscienza bisogna ammettere che nessuno è immune all’effetto tendenzialmente compulsivo che stimola il web, l’importante è sapere che la vita è fuori dallo schermo del pc.
La modalità “instant” del web può provocare un consumo impressionistico, senza elaborazioni concettuali, frammentario e facilmente deperibile.
Per maggiori informazioni sul giorno della sicurezza digitale: Safer Internet day